Monumento ai Caduti di Conco Lusiana

Collocazione: Conco Lusiana, Verona

Epoca: XX secolo 

Intervento: Restauro 

L’intervento di restauro del Monumento ai Caduti di Lusiana Conco, affidato ad Arcart srl, è stato necessario in quanto le superfici risultavano molto degradate, non solo perché la guaina del tetto, non più integra, aveva permesso l’infiltrazione delle acque meteoriche, che hanno fortemente degradato gli intonaci provocando distacchi, ma anche per la diffusa presenza di un vecchio protettivo ingiallito e deteriorato. L’intervento sulle facciate monumentali ha previsto quindi un restauro conservativo ed estetico su tutte le superfici verticali sia marmoree che ad intonaco. 

 

Il personale dell’impresa di restauro di beni culturali Arcart, dopo aver messo in sicurezza il cantiere, ha iniziato l’intervento di restauro sugli elementi lapidei e sulle parti pittoriche degradate ed ammalorate. Rimossi quindi i depositi superficiali incoerenti, coerenti e le stuccature inidonee eseguite in precedenti interventi, ha proseguito con un trattamento biocida per debellare gli organismi presenti sulle superfici e alla rimozione del vecchio protettivo mediante l’utilizzo di un solvente specifico. 

Stuccate poi le lacune ed i giunti tra le lastre di marmo con strati sovrapposti di malta composta da polveri di marmo, sabbia di fiume e calce idraulica, le restauratrici di Arcart  si sono occupate del ritocco pittorico per ripristinare la leggibilità dei nomi dei caduti incisi sui prospetti in marmo e delle incisioni sulle lapidi: una riporta il Bollettino della Vittoria, il documento ufficiale con cui il generale Armando Diazcomandante supremo del Regio Esercito, annunciò, il 4 novembre 1918, la resa dell’Impero austro-ungarico e la vittoria dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale; l’altra invece riporta i caduti della Seconda Guerra Mondiale. Qui si è eseguito un intervento di reintegrazione e ripresa pittorica con resine acriliche sciolte in solvente e pigmenti naturali. 

 

Sulle parti ad intonaco, sono state eliminate le vecchie tinte e tutte le parti sollevate dell’intonaco e, dopo aver ben lavato ciò che rimaneva, si è provveduto al ripristino degli intonaci con malte fibrorinforzate e successivamente alla riproposizione delle cromie con pittura a base di silossani con le stesse cromie dell’originale. 

L’intervento di manutenzione straordinaria ha previsto anche un lavoro sulla copertura del Monumento, ossia la posa di una copertura in rame mediante l’installazione di una struttura in legno che crea la pendenza minima necessaria del 5% a consentire la defluizione delle acque meteoriche, dotata di battiacqua e gocciolatoio.  

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