Collocazione: Vicenza
Epoca: XIX secolo
Intervento: Restauro ed edilizia
Collocazione: Vicenza
Epoca: XIX secolo
Intervento: Restauro ed edilizia
Il cantiere di Arcart a Vicenza ha avuto un duplice scopo: il miglioramento sismico dell’edificio ed il miglioramento energetico.
Lo stato di fatto dell’immobile presentava fessurazioni e crepe causate dalla malta di allettamento non più solida.
Per questo, i tecnici di Arcart, dopo una prima analisi superficiale, hanno eseguito la rimozione dell’intonaco, dopo aver portato a nudo le murature hanno effettuato una scrupolosa analisi delle strutture, intervenendo in primis con l’eliminazione dei crepi con la tecnica del cuci e scuci.
Nella seconda fase di consolidamento strutturale dei maschi, è stata usata una rete in fibra di basalto e connettori con fibra di vetro e metallo inglobati in una malta strutturale a base calce. Sono state poi inserite 8 nuove catene con piastre metalliche e, dove non è stato possibile farlo, i professionisti di Arcart hanno adoperato un sistema esterno con malta strutturale e rete metallica.
Per la parte invece relativa all’Ecobonus, sono stati eseguiti l’isolamento del tetto (23 cm) ed il cappotto termico sulla parete Nord dell’edificio. Dopo la rimozione e la cernita del manto di copertura, è stata posata una barriera al vapore su cui è stata creata un’intelaiatura in legno dove sono stati poi introdotti 20cm di lana di roccia come isolante termico ed acustico.
Terminate queste operazioni, sono state fatte le predisposizioni dell’impianto fotovoltaico e solare-termico ed è stata installata la linea vita tetto.
Successivamente alle predisposizioni, la lana di roccia è stata coperta con un legno OSB su cui è stata posata una guaina granigliata autoadesiva.
È stato poi installato il nuovo sistema di scarico delle acque piovane, comprendente grondaie e scossaline in rame, ed i nuovi pluviali.
Sulla falda a sud dell’edificio (quella su cui si installeranno i pannelli fotovoltaici ed il solare termico) è stata posata un speciale lamiera grecata munita di un particolare ed innovativo profilo, propedeutico alla posa ed al fissaggio dei coppi, è stata posta particolare attenzione a questo dettaglio in considerazione degli ultimi eventi climatici (forti venti e piogge torrenziali).
Si è concluso il lavoro sul tetto con la posa dei coppi di copertura.
Le pareti sono state ultimate con un nuovo intonaco a base calce, sulla parte bassa fino ad un’altezza di mt. 2 è stato utilizzato un termointonaco macroporoso (per l’umidità di risalita). La finitura dei muri è stata effettuata con un doppio strato di intonachino colorato armato con rete in fibra di vetro.