
Restauro conservativo ed estetico dell’Organo nel Duomo di Verona
È tornato a splendere in tutta la sua bellezza, dopo un anno di lavori di restauro conservativo, l’organo realizzato agli inizi del Novecento da Domenico Farinati nella Cattedrale di Santa Maria Assunta, conosciuta dai più come il Duomo di Verona.
Lo Strumento, posto quasi gelosamente all’interno della cantoria lignea in Cornu Evangelii, è abbracciato da una cassa armonica rinascimentale, costruita in legno di abete, rifinita completamente a foglia oro e dotata di due portelle dipinte da Felice Bruzasorzi alla fine del 1500 e rappresenta una delle più grandi icone artistiche presenti nella Città.
Arcart, azienda con sede a Montecchio Maggiore, specializzata nella ristrutturazione totale e parziali di edifici residenziali, in diagnostica del restauro, edilizia privata e nel restauro conservativo, si è occupata del completo restauro che ha avuto lo scopo di migliorare l’efficienza tecnica e sonora, nonché l’elettrizzazione dello strumento, per facilitare chi lo suonerà nel futuro. Alla base di tutto il lavoro c’è stata una minuziosa analisi dei materiali e dello stato dell’arte dell’Organo, nonché uno studio meticoloso di tutte le componenti dello strumento.
Il restauro conservativo ed estetico è stato affidato ad Arcart dopo una gara di appalto nazionale indetta dalla Soprintendenza delle Belle Arti di Verona con il finanziamento del Ministero dei Beni e attività culturali: il lavoro infatti, per il quale l’Impresa di restauro di beni culturali si è avvalsa della collaborazione di professionisti specializzati sia da un punto di vista tecnico, nel restauro di antichi organi a canne di alto pregio, che fonico per la funzionalità dello strumento, è stato svolto manualmente, proprio come nei sistemi antichi, con l’utilizzo di materiali di alta qualità ed omogenei a quelli originali.
L’organo di Farinati, che è tornato a splendere e a trasmettere, in tutta la magnificenza del Duomo della città scaligera, la sua musica, dal 1909 ad oggi ha subito diversi interventi di manutenzione ordinaria ma mai un restauro conservativo ed estetico di questo spessore, che ha previsto il recupero dello strumento attraverso una serie di operazioni per garantire la conservazione dell’opera nella sua originalità, la funzionalità, l’efficienza tecnica e sonora dello strumento.
Contemporaneamente ai lavori di restauro, sono state adottate da Arcart, che porta a termine anche progetti di restauro architettonico e interventi di consolidamento strutturale, diversi accorgimenti per rendere lo strumento più fruibile in previsione di futuri lavori di manutenzione ordinaria e accordatura periodica, tra cui il riassetto di tutta la meccanica trasmissiva, il restauro radicale di tutta la parte pneumatica e dell’impianto del vento, salvaguardando l’originale azionamento manuale ma con la predisposizione della struttura a un comando a distanza. A tutto questo è seguito il servizio di restauro del materiale fonico per preservarlo e riportarlo alle originali caratteristiche timbriche del suono.
Questo progetto, come tutti quelli che portano la firma di Arcart, testimonia come le tecniche del passato, supportate dalla tecnologia, siano ancora oggi la soluzione per la salvaguardia e la tutela del Bello nel futuro.
Finalmente anche questo organo adesso può tornare ad essere protagonista nella sua casa!